Reiki è un termine giapponese, unione di due parole Rei e Ki . Entrambe si riferiscono all’energia:
Rei ciò che da vita, l’energia universale e Ki, l’energia individuale, l’essenza dell’individuo.
Reiki significa, in sintesi, mettere in sintonia la propria energia personale con quella universale.
Le sue origini risalgono al ritrovamento di antichi sutra buddisti del V secolo a.C. da parte del Maestro Mikao Usui (1865-1926) che dedicò tutta la sua vita all’insegnamento e alla divulgazione di queste tecniche fino ad arrivare alla fondazione di un ospedale a Kyoto, nel quale i suoi pazienti venivano curati esclusivamente con questa tecnica.
Intorno agli anni ’80 il Reikiha cominciato a diffondersi anche in occidente, in meno di 20 anni si è divulgato in tutto il mondo ed è attualmente praticato da decine di milioni di persone. Migliaia di Maestri operano quotidianamente in ogni paese spargendo nuovi semi.

Come funziona un trattamento Reiki?
Si effettua da sdraiati sia supini che proni, comodamente vestiti. L’operatore pone le mani in alcuni punti del corpo per pochi minuti a manovra. Il trattamento completo dura un’ora.
Riportando in equilibrio l’energia individuale con quella universale il Reiki permette tra le altre cose l’avvio di un processo di guarigione naturale oltre che di grande benessere psico-fisico e di riarmonizzazione.
Secondo me parlare di “armonizzazione” significa ben più che risolvere i propri problemi fisici ed emotivi.
Significa riconquistare il senso più profondo della propria esistenza, imparare ad accettare e “decodificare” il significato di ogni evento, sentire il proprio corpo ed i suoi reali bisogni staccandoci dall’illusione della mente.
Tutto questo è particolarmente prezioso nel mondo occidentale abituato da troppo tempo a ragionare in modo analitico.